Alla scoperta di Salisburgo

Salisburgo, città dell’Austria (146.000 abitanti) vicinissima al confine con la Baviera meridionale, è situata in una posizione di singolare bellezza sul fiume Salzach affluente dell’Inn. Fu antico centro romano con il nome di Iuvavum o Iuvavia elevato dall’imperatore Claudio a municipio. Nell’VIII secolo San Bonifacio vi istituì un vescovado che in seguito divenne con il vescovo Arno un arcivescovado di grande importanza, tanto da ottenere dagli Asburgo il titolo di Principi dell’Impero per i suoi vescovi.

 

Nel 1809 il principato di Salisburgo passò al regno di Baviera di Massimiliano I, bisnonno del “re della favole” Ludwig II, e nel 1816 ritornò definitivamente all’Austria con la fine del dominio napoleonico.

 

La città vanta importanti edifici storici come il Duomo, risalente all’VIII secolo e riedificato nel 1600 da Santino Solari su ordine del principe-vescovo Markus Sittikus che favorì così la penetrazione del barocco italiano, la chiesa di St. Peter in stile romanico nel cui cimitero riposa la sorella di Mozart “Nannerl”, il convento benedettino di Nonnberg con affreschi del XIII sec., la chiesa dei Francescani (Franziskanerkirche) con la navata centrale in stile romanico e la fortezza Hohensalzburg, costruita nel 1077 su una collina di 542 metri che domina tutta la città, ampliata nel periodo rinascimentale e comodamente raggiungibile con una funicolare.

Salisburgo vanta diversi monumenti in barocco italiano come la Residenza dei Principi-vescovi, la monumentale fontana della Residenzplatz, il palazzo Mirabell con il suo bel giardino, e molti altri in barocco austriaco che nel ‘700 hanno dato l’impronta caratteristica alla città come la chiesa della Collegiata (Kollegienkirche). Nel 1997 il centro storico di Salisburgo è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio universale della cultura.

 

La città è anche un grande centro di studio, è ricca di istituzioni culturali e biblioteche. Notevole importanza riveste la musica che è strettamente legata al benessere della città grazie soprattutto al suo figlio più celebre, Wolfgang Amadeus Mozart, che rappresenta il richiamo principe del Festival di Salisburgo.

 

Questo evento, ideato nel 1920 dal direttore teatrale Max Reinhardt, dal compositore Richard Strauss e dal poeta Hugo von Hofmannsthal all’insegna della purezza e della bellezza in senso mozartiano, ha assunto nel tempo una risonanza mondiale. A Salisburgo vengono invitati insigni maestri, cantanti e direttori d’orchestra che attirano folle di turisti e amanti della musica ogni anno tra la fine di luglio e la fine di agosto. Il Festival include rappresentazioni di autori classici e contemporanei che si svolgono in diversi luoghi ma gli eventi più significativi sono concentrati nella Festspielhaus, nella Felsenreitschule e nel cortile della Residenza.

 

Uno dei pezzi forti del Festival, ma che non ha nulla a che vedere con la musica, è la rappresentazione dello “Jedermann” (Ognuno), dramma allegorico medievale adattato dal poeta Hofmannsthal. Si tratta di un sontuoso banchetto offerto da un uomo ricchissimo alla sua amante, la festa si svolge in allegria ma improvvisamente arriva un ospite non invitato, la Morte. I commensali fuggono, il ricco uomo si ritrova solo e disperato e viene accompagnato nella tomba dalla fede, dalla speranza e dalla carità. Scendono le tenebre e il dramma si conclude con il lugubre richiamo di “Jedermann, Jedermann…”. Il palcoscenico per questa recita è il sagrato del Duomo e la sua facciata che fa da sfondo scenografico.

 

Sulle tracce di Mozart

 

Il grande Amadeus nacque a Salisburgo il 27 gennaio 1756 al terzo piano della casa che si trova nella Getreidegasse 9. Oggi è la via principale dello shopping dalle artistiche insegne e dalle caratteristiche botteghe. La casa natale di Mozart (Geburtshaus) ora è un museo gestito dalla Fondazione internazionale del Mozarteum e raccoglie diversi oggetti del compositore, quali strumenti musicali, ritratti, lettere, spartiti e il suo primo pianoforte. Proprio suonando questo pianoforte il direttore d’orchestra Leonard Bernstein si commosse sino alle lacrime per l’onore ricevuto e il grande pathos.

 

Nel 1773 la famiglia Mozart si trasferì nella casa detta anche “Casa del maestro di ballo” situata nella Hannibalplatz (oggi Makartplatz 8). Amadeus vi abitò fino al 1780, dopodiché si trasferì, per contrasti con il principe-vescovo Hieronymus von Colloredo, a Vienna dove morì nel 1791. In questa casa morì nel 1787 il padre Leopold, che è sepolto con la moglie di Amadeus Costanza nel cimitero annesso alla chiesa di St. Sebastian che si trova nella vicina Linzer Gasse. Anche questa abitazione, in parte ricostruita secondo l'antico progetto, è diventata un museo della Fondazione sopraccitata, che gestisce l’eredità artistica del compositore. Qui si trovano arredi dell’epoca, celebri ritratti, preziosi documenti, strumenti musicali e in tutte le sale aleggiano le sue armonie. La cosa più incredibile di questo casa-museo è il sotterraneo dove nel caveau si custodisce, utilizzando i più sofisticati criteri di sicurezza e conservazione, il tesoro musicale di Mozart: lettere autografe, diari e spartiti originali il cui valore è inestimabile. Purtroppo nessun estraneo può accedervi. Al centro della Mozartplatz è stato collocato nel 1842 dalla città il primo monumento a lui dedicato.

 

Curiosità

 

A Salisburgo è stato girato nel 1965 il film americano “Tutti insieme appassionatamente” (“The Sound of Music”), premiato con 5 Oscar e diventato poi di culto, con Julie Andrews e Christopher Plummer. Tra i set principali si segnalano il convento di Nonnberg, il palazzo e il giardino Mirabell, il cimitero di St. Peter e la Felsenreitschule. La villa della famiglia von Trapp è il castello di Leopoldskron (facciata sul lago) e il castello di Frohnburg (facciata principale e cortile).

 

 

Altre attrazioni

 

Nella periferia meridionale della città merita una visita il castello di Hellbrunn (foto sopra), residenza di campagna dei principi-vescovi edificata nei primi del Seicento e nota per i magnifici giochi d'acqua disseminati nel parco. Qualche km più a sud si trovano le miniere di sale di Bad Dürrnberg (Hallein), che hanno assicurato ricchezza e prosperità a Salisburgo dall'epoca celtica fino al regno dei principi-vescovi. I turisti le possono ammirare anche oggi con emozionanti visite guidate.

 

Nella cittadina di Hallein ha vissuto Franz Gruber, organista e maestro del coro della chiesa parrocchiale che ha musicato nel 1818 su una poesia mistica di un prete poeta la canzone "Stille Nacht", una melodia natalizia conosciuta in tutto il mondo. Una targa lo ricorda nella via principale dove si trova la sua casa, oggi trasformata nel museo "Stille Nacht", e nella parrocchiale, dove è sepolto, si può ammirare l'organo che lui suonava.

 

Per gli amanti della neve ci sono molte località sciistiche ed in particolare la cittadina di Saalbach, un vero paradiso per gli sciatori.

 

Un'altra tappa da non perdere (a circa 45 km in direzione Vienna) è la Kaiservilla di Bad Ischl. Questa elegante residenza venne donata nel 1854 dall'arciduchessa Sofia d'Austria al figlio, l'imperatore Francesco Giuseppe, in occasione del matrimonio con la principessa Sissi (Elisabetta di Baviera). Alla fine di luglio del 1854 la coppia imperiale visitò per la prima volta la Kaiservilla, che divenne la residenza ufficiale estiva dell'imperatore. Da qui sono passati centinaia di regnanti di tutta Europa, un lungo elenco aperto il 23 agosto 1854 dalla visita di stato di re Ferdinando di Portogallo.

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