Lohr am Main, la città di Biancaneve

C'era una volta Biancaneve... quante volte abbiamo sentito questa fiaba! Ma veramente è esistita Biancaneve? Ma no starete pensando. Probabilmente la protagonista di questa celebre fiaba, anche se non possiamo averne la certezza, non è solo fantasia. Infatti i fratelli Grimm, gli autori di questa fiaba, si ispiravano per i loro racconti a storie narrate dalla gente del posto.

 

Sono due le possibili Biancaneve. Secondo la versione e le ricerche di Sander, la figura di Schneewittchen sarebbe legata a Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal, nata in Baviera nel 1725 nel castello di Lohr am Main. Viene descritta dalla cronaca locale come una ragazza di straordinaria bellezza e caritatevole verso i poveri e i sofferenti. Era la figlia di Philipp Cristoph von Erthal, il quale dopo la morte della prima moglie si risposò con Claudia Elisabeth von Venningen. La matrigna privilegiò sempre i figli del primo matrimonio e costrinse a fuggire la ragazza di casa e a vivere nei boschi per diversi anni. Nella zona sono presenti molte miniere nelle quali, dato i cunicoli molto stretti, lavoravano persone molto basse o bambini: questo elemento diede ispirazione alla figura dei sette nani. Inoltre nel castello di Lohr am Main, chiamato anche Kurmainzer, è conservato lo "specchio parlante", regalo del marito alla matrigna della Erthal. Si tratta di uno specchio particolarmente sontuoso, alto 1,60 m e riccamente decorato. Da notare nel medaglione in alto a destra la scritta "Amour Propre", amore per sè che testimonia il narcisimo della seconda moglie. Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? I fratelli Grimm vissero per molti anni ad Hanau a soli 50 km dal castello e quindi può essere che abbiano sentito la storia della povera ragazza.

 

Il castello è ancora oggi un'attrazione turistica e dal 1972 ospita il Museo Spessart - aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 16 - che riguarda principalmente la storia del castello e il tema "uomo e natura". In parecchie sale si parla del lavoro nei boschi e nelle miniere. Interessante, inoltre, oltre allo specchio parlante conservato in una teca, anche la collezione di specchi dei produttori di vetro locali. La lapide della presunta Biancaneve è stata ritrovata, dopo esserne perse le tracce a seguito della demolizione nel 1804 della chiesa dove era sepolta, nella cantina di una casa di Bamberg ed è stata donata al museo diocesano di Bamberg dove è stata esposta dopo i lavori di restauro. La cosa singolare è che avere una pietra tombale a quell'epoca per le donne era una rarità oltre che un privilegio.

 

Questa è la versione più attendibile e gli abitanti della cittadina bavarese sono orgogliosi della loro Biancaneve, tanto da dedicargli diverse specialità: Lohrer Schneewittchen Kuchen (torta di Biancaneve), Schneewittchen Pralinen (praline di Biancaneve) ed anche un gin. Quest'ultimo viene prodotto proprio a Lohr am Main utilizzando solo ingredienti della loro regione: acqua di sorgente, aghi di abete Douglas della foresta dello Spessart e mele delle locali piantagioni. Nel 2018 i distillatori hanno vinto la medaglia d'argento con il loro gin al Craft Spirit Festival, la più importante fiera di superalcolici.

 

L'altra figura che potrebbe aver ispirato i Grimm, secondo lo storico Sander è legata a Margaretha von Waldeck. Nasce nel 1533. Il padre, Filippo IV conte di Waldeck-Wildungen dopo essere rimasto vedovo si risposa. Margaretha vive per diversi anni a Bad Wildungen, in Assia, fino a quando, all'età di 16 anni, viene allontanata dalla città e mandata a Bruxelles, dove ha una storia con il futuro Filippo II di Spagna. Questa relazione "scomoda", sia per motivi politici sia per motivi religiosi, viene osteggiata dalle due famiglie. Muore misteriosamente all'età di 21 anni, probabilmente avvelenata. Anche qui i sette nani sarebbero i bambini che erano schiavi di Filippo IV e che lavoravano per lui nelle miniere di rame.

 

Di queste due versioni la cosa sicura è che diversamente della fiaba le ispiratrici di Biancaneve non ebbero una vita felice e nessun principe azzurro. Adesso lascio scegliere a voi tra le due figure quella che si aggiudica il titolo di Biancaneve.

Silvia Pancera

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