Un'estate tra Tirolo e Baviera


Diario di viaggio di Dario


 

Passare un mese con un bambino in Tirolo e in Baviera significa, almeno così ha significato per noi, toccare con mano come là i figli vengono considerati: non c'è ristorante, rifugio o albergo che non disponga di un'area espressamente riservata ai più piccoli con giochi e passatempi utili a riempire l'attesa fra le portate. Noi abbiamo passato un mese a Lermoos, paesino del Tirolo austriaco al confine con la Baviera, in appartamento.

 

Quello che ti colpisce subito, quando arrivi in un paese di lingua tedesca, è come lì tutti parlino spesso a bassa voce (in Baviera un pò meno). I bambini stessi, vivaci come i nostri ma molto più disciplinati e rispettosi degli ordini di mamma e papà, giocano, si divertono, a volte litigano ma a bassa voce: anche i rimproveri dei genitori, quando servono, vengono fatti prendendo in disparte il figlio, accucciandosi davanti a lui con una presa decisa ma allo stesso tempo dolce, e redarguiti con parole chiare senza quelle scenate che di solito si vedono alle nostre... latitudini. Io e mia moglie, che credevamo di essere immuni da questo tipo di atteggiamento molto italiano, chiamiamolo così, abbiamo dovuto renderci conto della realtà e ci siamo ulteriormente adeguati. Non è stato facile ma i risultati sono stati buoni anche se come stanno a tavola ad aspettare le pietanze i bambini stranieri...

 

Detto questo volevo anche far capire che la nostra è stata una vacanza all'insegna del bambino (cinque anni appena compiuti) e non adatta quindi a chi può vantare ben altra libertà di movimento. Da Lermoos in treno è possibile raggiungere la Baviera in pochi minuti e Monaco in un paio d'ore (per biglietti e consigli di viaggio il sito è utilissimo) lasciando a casa la macchina e portandosi dietro la bicicletta (gratis). Non solo: una bellissima, e tutta in discesa, pista ciclabile vi accompagnerà dal Tirolo fino a Garmisch passando per Grainau, splendido paesino ai piedi della Zugspitze coprendo una distanza di circa 25 chilometri (noi l'abbiamo fatto col bambino... quindi è un'impresa che riuscirebbe a chiunque).

 

Oltre all'emozione di passare la frontiera tedesco-austriaca in bicicletta (ormai c'è solo un gabbiotto che segnala il confine), Grainau è famosa per il vicino lago Eibsee: non troppo freddo (noi ci siamo andati nel periodo luglio-agosto), il bacino possiede un'acqua limpidissima e spiagge che, in certi punti, fanno invidia alla Sardegna o alla Grecia (colori compresi). Il lago può essere visitato anche in pattino a pedali o in barca a remi spendendo poco o niente. E' possibile anche fare il tour completo a piedi o in bici se si ha una due ruote con un qualsiasi cambio di marcia.

 

Una particolarità per noi che abbiamo girato in lungo e in largo Baviera e Tirolo è che quest'ultimo è più moderno: le case sono in perfetto stile tirolese, con i gerani, tanto legno... ma sono quasi tutte nuove o recenti. In Baviera, invece, le case sono vecchie, antiche e bellissime con stalle annesse e decorazioni sulle facciate. Medesimo discorso vale per i ristoranti: più cari quelli austriaci (anche se mai come quelli italiani), più a buon mercato quelli bavaresi oltre che assolutamente tipici (tavoloni in legno, panche, luci basse e in ferro battuto, stube...).

 

La nostra scelta estiva è caduta sul Tirolo in quanto ci sono località ad altitudini maggiori e, quindi, meno calde. Grainau non deve superare i 700 metri d'altitudine sul livello del mare anche se una funivia e un trenino a cremagliera possono portare in pochi minuti fino a 3.000 metri ma a che prezzo! Sempre da Grainau parte una passeggiata alla Hoellentalklamm: da non perdere! Anche il bambino ce l¹ha fatta (con i suoi tempi), ma la fatica è premiata da una gola (a pagamento) stretta e ricca di cascate e neve nella quale si passa attraverso gallerie e ponticelli in legno sopra il turbinare dell'acqua. Serve però un k-way.

 

In treno, sulla linea Garmish-Monaco si trovano anche altri paesi interessanti come Murnau: non sono mai stato in Provenza, ma me la immagino così. Nulla a che vedere con i "soliti" paesi di montagna, ma case coloratissime, negozi per ogni gusto e scorci davvero particolari. E veniamo a Legoland, a Ulm. Il viaggio dal nostro paesello non è stato cortissimo, un paio di ore abbondanti, ma il posto (a chi piace il divertimentificio dopo giornate intere fra le montagne e la natura) è bello: più piccolo della nostra Gardaland, offre ai visitatori una quantità enorme di giochi e giostre tutte a misura di bambino, anche l'ottovolante se si ha un po' di stomaco. Inoltre è bello vedere i bambini costruire con il lego la propria vettura e lanciarla in una gara con i modelli degli altri lungo una pista ad hoc con cronometro e partenza simultanea. Per chi ha famiglia, da non perdere!

 

Anche Monaco di Baviera, se non c'è troppo sole, è adatta ai bambini: noi siamo andati al Deutsches Museum (mia moglie è invece andata al mercato delle pulci "Auer Dult" che ci aveva consigliato Davide) e anche qui, per chi ha figli di almeno tre-quattro anni, le cose da vedere non mancano a partire dalla miniera riprodotta all'interno, treni, etc. L'Englischer Garten è un'altra tappa ottima per i bambini: è un parco enorme in pieno centro abitato, ma non ha nulla del giardino metropolitano a cui siamo abituati noi. C'è chi fa il bagno nei torrenti, passeggia a piedi nudi nel prato... Ah, dimenticavo: se per caso incrociate lo sguardo con una persona sconosciuta, anche se per sbaglio, sorridete comunque, lì (come in mezza Europa) si usa così...

 

Un'altra cosa particolare dei tedeschi? A Monaco, appena estrai la cartina per capire dove ti trovi, qualcuno si ferma per chiederti se hai bisogno di aiuto e, quando capisce dal tuo tedesco maccheronico che sei italiano, iniziano a fare l'elenco delle parole che conoscono e delle città del lago di Garda che hanno visitato.

 

Ultimo accenno dedicato a chi ha figli: sulle strade, quando vedono un bambino, gli automobilisti tedeschi rallentano: se vostro figlio è in bicicletta si fermano quasi fino a che tu (padre) non ti sei messo in mezzo per evitare incidenti. Lo stesso sulle strisce pedonali e, inoltre, ...sorridono. Un mondo migliore? Non so se l'aria di vacanze fa vedere tutto più bello, ma quando torni a casa e vedi come è fatta l'Italia e certi suoi abitanti...

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