Primavera nella Baviera Orientale


Diario di viaggio di Fulvia


 

Tanti anni fa c’era una serie in tv - La casa del guardaboschi - che si svolgeva nella Bayerischer Wald (Foresta Bavarese) e mi era rimasta tanto impressa la città di Passau, e così, finalmente, in una splendida e calda giornata di sole siamo partiti entusiasti per questa città. Anche la noiosa autostrada che attraversa l’Austria, da anni con rallentamenti dovuti a lavori stradali, non era più tanto noiosa man mano che ci avvicinavamo alla Germania e il paesaggio cambiava diventando più morbido.
 

27 aprile: Trieste – Passau

 

Passau, già al primo impatto, nonostante il caldo e la stanchezza ci ha affascinati. Complice anche la giornata e la stagione, siamo stati accolti da un lungofiume con belle case ed un “mare” di fiori. Ci siamo fermati nel delizioso hotel sul lungo fiume prenotato da casa.

 

La città non delude, con eleganti case barocche, negozi di antiquariato e vicoletti romantici e pittoreschi. Essendo poi il centro storico su una piccola penisola tra il Danubio e l’Inn non mancano splendidi panorami da una sponda all’altra. Bello il Duomo anche per chi, come me, non ama moltissimo il barocco: candidi stucchi magnifici e il famoso organo, il più grande del mondo che noi, purtroppo, non riusciremo ad ascoltare. I concerti cominciano il primo di maggio e saremo già partiti.
 

28 aprile: Passau

 

La giornata che le previsioni davano come una giornata di pioggia, si è invece presentata soleggiata. Lungo il Danubio file di battelli allineati aspettavano i turisti per i giri sul fiume e le crociere lungo il Danubio. Ne abbiamo approfittato anche noi e sono volati i 45 minuti del giro, affascinati com’eravamo ad ammirare questa piccola città, bellissima da tutte le angolazioni. Notevole poi la Veste Oberhaus, la possente fortezza che domina la città. Oggi ospita un bellissimo museo sulla storia della città dal periodo romano al 1800, con plastici e ricostruzioni, oltre all’oggettistica, i vestiti e gli oggetti di uso quotidiano.

 

Una parola merita il panorama straordinario che si gode da quassù, la città è abbastanza vicina da sembrare un plastico e la confluenza dei fiumi si vede benissimo.

 

29 aprile: Passau

 

La pioggia prevista è arrivata e non ci avrebbe lasciati per tutta la giornata, copiosa ed incessante. Che tristezza i battelli deserti, il Danubio color marrone e le acque dei fiumi tumultuose nel punto in cui si incontrano e che noi siamo andati a vedere. Non è difficile capire perché sul bel Municipio ci sono le tacche per indicare fin dove era arrivata l’acqua nelle diverse inondazioni che la città ha subito e quanto deve esser stato terribile.

 

Noi ci siamo riparati nel Glasmuseum (Museo del vetro), ospitato nello storico hotel dove hanno dormito personaggi famosi. Il museo si sviluppa su quattro piani e, oltre alle meraviglie che si vedono esposte, quelle del periodo Jugendstil mi sono piaciute particolarmente, si possono ammirare le stanze in cui aveva alloggiato la principessa Sissi e gli oggetti che le erano appartenuti.

 

30 aprile: Passau – Deggendorf – Straubing – Landshut

 

Una fitta nebbia saliva dal fiume, ma la pioggia era cessata ed il cielo sembrava sereno. Un po’ a malincuore abbiamo lasciato Passau e ci siamo diretti a nord. Due soste lungo la strada, nella graziosa cittadina di Deggendorf, ai limiti della Bayerischer Wald ed a Straubing, che avrebbe meritato una visita più approfondita se non fosse stato che in una delle due bellissime piazze che formano il centro storico stavano registrando per la tv un concerto rock, e la musica dagli altoparlanti rimbombava in tutta la città. Così abbiamo proseguito per Landshut e, curiosi, siamo subito andati a fare un giro perlustrativo della prima capitale della Baviera.

 

Nella luce calda del tardo pomeriggio, Landshut ci è apparsa tanto carina da sembrare finta! Il centro città offriva un colpo d'occhio speciale: la larga strada, quasi una piazza, limitata da una fila di case e palazzi una addossata all'altra che di profilo davano la sensazione di essere un po' pendenti… mi ha dato la stessa sensazione di quando sono andata a visitare la Bavaria Film e mi hanno portata a vedere un set dove delle case esistevano solo le facciate. Una scenografia teatrale!

 

Belle le case, tutte a punta, i graticci, gli stucchi, i frontoni e le insegne .. non è casuale che l'abbiano scelta per il set del serial "Un ciclone in convento".

 

1 maggio: Landshut – Regensburg – Walhalla – Landshut

 

Durante la notte la pioggia è caduta incessante e non abbiamo tenuto conto che, essendo il 1° maggio, tutti i musei sono chiusi. Confidando nella sorte, sotto un cielo che non prometteva niente di buono ci siamo diretti a Regensburg.

 

Una parola vale la pena di esser spesa per lo splendore della campagna bavarese in questa stagione con i suoi colori delicati, il verde tenero, i prati coperti di pratoline, il giallo dei campi e le case di legno con i primi fiori: una vera bellezza!
 

Io a Regensburg c'ero già stata per un Mercatino di Natale ma in una stagione diversa è stato come vederla per la prima volta. E' una città molto particolare, con i vicoletti, le case con alte torri e la Cattedrale gotica imponente. Non è una delle mie preferite, ma il Ponte di Pietra resta sempre uno spettacolo mozzafiato, soprattutto con un cielo da tregenda che preannunciava un diluvio che puntualmente è arrivato! Ma i bavaresi che, si sa, sono gaudenti, continuavano a mangiare e bere anche sotto gli ombrelloni delle birrerie lungo il Danubio. Avviliti, ed anche "un po' bagnati" pensavamo di tornare a Landshut, ma come si dice "la fortuna aiuta gli audaci"e quando abbiamo raggiunto la macchina è spuntato il sole!

 

A pochi km da Regensburg c'è il Walhalla, paradiso degli eroi nella mitologia nordica, tempio classico ad imitazione del Partenone voluto da Ludwig I per esaltare la nazione.
Lo si vede già da lontano in mezzo al verde, in posizione dominante sul Danubio. Non lascia indifferenti.
 

Per raggiungerlo si attraversa il paesino di Donaustauf dove, nella piazza principale abbiamo visto un sacco di gente, mentre uomini in costume tradizionale issavano il Maibaum pieno di nastri bianchi e azzurri. E' il 1° maggio!
 

Noi abbiamo proseguito verso il Walhalla. Lasciata la macchina nel parcheggio, si prosegue a piedi per un breve sentiero nel bosco fino alla spianata dove c'è il tempio. Anche da vicino il tempio è impressionante, per le sue dimensioni, per lo spettacolare panorama sulla valle del Danubio e per l'interno imponente, con i marmi, gli stucchi, i busti bianchi dei personaggi che hanno dato lustro alla "germanità". Nel mezzo, Ludwig I, spirito libero, seduto su un trono, con la veste da senatore romano. 
 

Soddisfatti, mentre tornavamo indietro, quale modo migliore di concludere la giornata festiva che fare una sosta a Donaustauf, tra ballerini in costume e boccali di birra?

 

2 maggio: Landshut

 

In questa sfolgorante giornata di sole, abbiamo rallentato il ritmo e ci siamo goduti Landshut in santa pace: bello il castello, bella la Residenz e bella la cattedrale gotica di St. Martin con la nazi-finestra, dove, sulle vetrate che rappresentano il martirio del santo, i volti degli aguzzini sono quello di Hitler, Goebbels e Göring. Ci siamo anche concessi frequenti soste sul lungo fiume, assaporando la vista dell'Isar che invita alla contemplazione ed ai piaceri molto più terreni dei Biergärten! 

 

3 maggio: Landshut – Altötting

 

Non è molta la strada fino ad Altötting, la "Fatima della Baviera", che ci incuriosiva e di cui avevamo sentito opinioni diverse, come sempre sui luoghi di culto.

 

Al primo impatto certamente una città vivace e molto, molto affollata. Abbiamo individuato subito il nostro hotel (sempre prenotato da casa), color giallo banana con la facciata coperta di trompe l'oeil. Molto particolari anche gli ambienti comuni e le stanze a tema che ci fanno vedere facendoci scegliere quella che ci piaceva di più. Per essere una città di impronta religiosa, il tutto mi è sembrato piuttosto bizzarro e civettuolo.
 

Siamo vicini alla piazza dove c'è la cappella con la Madonna nera (dal fumo delle candele) ma neanche provare ad avvicinarsi. La piazza era super gremita, un altoparlante recitava la Messa ed una processione faceva continuamente il giro della cappella. Tutto intorno alla piazza, peraltro molto bella, negozi con tutto il kitsch più kitsch dei souvenir a tema. Tutto il mondo è paese. Per altro, fuori dalla piazza, una quantità di ristoranti, biergarten e posti di ristoro. 
 

Troppa gente. Optiamo per altre cose che meritano esser viste: il presepe meccanico molto bello ed il "Panorama". In una torre ottagonale, uno sfondo di tela riproduce la città di Gerusalemme, i suoi dintorni fino alla crocefissione di Cristo. Il telefonino multilingue descrive il tutto mentre un lucetta rossa illumina ciò di cui si parla. Una suggestione immensa, ne vale veramente la pena.

4 maggio: Altötting – Burghausen – Altötting

 

Pensando che se il sabato la piazza ospitava tanta gente, di domenica sarebbe stato ancora peggio, non ci abbiamo neanche provato e ci siamo diretti a Burghausen che dista una quindicina di km.

 

Bella città al limite estremo della Germania, una bella piazza dove si svolgeva un raduno di macchine d'epoca, bello il castello che domina la città, favolosi i panorami da entrambi i lati del fiume Inn. Ovviamente siamo andati a visitare il Burg, il più lungo della Germania. Più che un castello, si tratta di una cittadella fortificata con molti cortili dove alcuni edifici sono adibiti ad abitazioni private. Non dev'essere brutto vivere qui, in un castello! I panorami sulla città sono spettacolari.
 

Al rientro ad Altötting, domenica tardo pomeriggio, la città si stava svuotando. Adesso era tutta per i residenti e… per noi. La piazza non è bella, è stupenda! Ampia, circondata da bei palazzi e belle chiese di stili diversi, con una fontana ed una statua del generale Tilly (quello del Meistertrunk di Rothenburg). La cappella ha un portico completamente rivestito di ex-voto di legno dipinto. All'interno, piccolissimo, di fronte all'altare, delle vetrine dove, in urne d'argento, sono conservati i cuori dei Wittelsbach.

 

5 maggio: Altötting – Bernau am Chiemsee

 

La campagna in questa parte della Baviera ha colori più intensi: la solza ha lasciato il posto ad immensi campi di tarassaco giallo-arancio: che spettacolo!

 

Attraverso deliziosi paesi, per lo più agricoli, siamo arrivati al Chiemsee dalla parte nord, e, dopo aver fatto il giro del lago, ci siamo fermati a Bernau, un paesino piccolo piccolo, dove siamo di casa. Sia come albergo, sia come mercato per fare la spesa prima del rientro in Italia. E' una tappa fissa, all'andata ed al ritorno.

 

6 maggio: Ritorno a casa

 

Voglia di tornare a casa inesistente! Per prolungare al massimo, siamo arrivati a Salisburgo lungo la statale e poi abbiamo imboccato l'autostrada, pensando già alla prossima volta. In settembre?

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