Un'estate bavarese


Diario di viaggio di Luciano Pletti


 

18 agosto - Partenza da Cervignano

 

Percorso: Cervignano, Tarvisio, Salisburgo, Monaco. Giornata serena per tutto il viaggio, traffico moderato e scorrevole fino al confine Austria/Germania, poi si intensifica, ma rimane scorrevole. In Germania sosta sul lago Chiemsee (pranzo al sacco), a pochi passi da un’uscita dell’autostrada. Località molto gradevole, meriterebbe una sosta più lunga (per visitare il palazzo di Herrenchiemsee, copia di Versailles, o per fare semplicemente una crociera con il battello), ma non c’è tempo. Visita al lago Starnberg (sosta per la prima birra a Berg e Possenhofen con foto del castello di Sissi).

 

Arrivo in prima serata (ancora luce diurna) a Monaco e ricerca dell’albergo prenotato: Pension Lugano. Sistemazione in albergo: molto spartano, con locale doccia al piano, non c'è l'ascensore (camere al 3° e 4° piano), quartiere vicino alla stazione ferroviaria (Hauptbahnhof), quindi abbastanza centrale e comodo per gli spostamenti in città (compensa il basso rapporto qualità/prezzo).

 

19 agosto - Incontro con Davide

 

Incontro con Davide di fronte alla Theatinenkirche come convenuto, poi inizio programma di visite guidate previsto per due giorni. Davide modifica il programma originale considerando che per il secondo giorno è previsto un peggioramento climatico con pioggia. La giornata è serena e tiepida. Abbiamo visitato in sequenza: Theatinenkirche, Residenz (giardini e parte del palazzo con tesoro reale nella Schatzkammer), visita del mercato coperto, Marienplatz (assistito al carillon delle 12), visita del Viktualienmarkt e della Hofbräuhaus (pranzo), visita veloce all’Università, passeggiata postprandiale al Giardino inglese (incredibile: ci sono i surfisti sul fiume!), tragitti in autobus, passaggio e sosta di fronte al Friedensengel.

 

20 agosto - Prosegue la visita a Monaco

 

Giornata nuvolosa e piovosa in alcuni momenti. Visita a Nymphenburg: castello, padiglioni e giardino (veramente affascinante); visita all’Olympiapark (pranzo), nel pomeriggio Asamkirche, Bürgersaal, St. Michael, Frauenkirche, Königsplatz e infine la Lenbachhaus.

 

I percorsi e le visite sono stati molto ben programmati da Davide, che ci ha offerto un’eccellente assistenza e consulenza. Abbiamo sfruttato molto bene i due giorni disponibili, l’esperienza è stata molto ricca e soddisfacente, la nostra guida si è dimostrata competente e appassionata della storia di una città e di una regione che ha dimostrato di conoscere e di amare.

 

21, 22, 23 agosto - Su e giù per la Strada Romantica

 

Ci siamo divisi: papà , mamma e Manfredi al Deutsches Museum e le figlie Carolina e Margherita a zonzo per Monaco. La visita al museo delle scienze è stata interessante ed impegnativa (affascinante il percorso nella ricostruzione delle miniere), avremmo fatto meglio a dotarci di una guida in italiano all’ingresso, perché i cartelli del museo sono quasi solamente in tedesco (solo alcune parti hanno la traduzione in inglese... abbiamo cominciato a sentire la mancanza di Davide).

 

Nel primo pomeriggio partenza per la Romantische Strasse, meta la nostra successiva sistemazione (Dinkelsbühl). Breve sosta a Nördlingen (che in origine doveva essere la nostra seconda tappa alberghiera), poi arrivo a Dinkelsbühl e ricerca della sistemazione per le successive tre notti. Trovata soddisfacente soluzione (albergo Goldener Anker, ottima cucina e ambiente confortevole). Il paese, circondato dalle vecchie mura e torri difensive, ha mantenuto la fisionomia medioevale con le tipiche case a traliccio, e non ha invece assunto l’aspetto del classico mercatino per turisti (tipo Rothenburg, che avremo visito il giorno dopo).

 

Il 22 ci limitiamo ad una visita del paese di Dinkelsbühl, ce la prendiamo un po’ comoda dopo l’intensità dei giorni precedenti, il pomeriggio andiamo a vedere Rothemburg (merita, ma è un po’ troppo “paese dei balocchi”).

 

Il 23 partiamo alla volta di Würzburg, la città che costituisce il punto di partenza a nord della Romantische Strasse. Visita della Residenz, il palazzo dei principi vescovi. Incredibile sfarzo, stupefacente l’affresco di Tiepolo e la capacità di ricostruzione meticolosa di una città quasi completamente distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Visita della fortezza Festung Marienberg (meritevole).

 

Al ritorno cerchiamo di seguire la Romantische Strasse, scoprendo che è molto mal segnalata con conseguenti perdite di tempo e itinerario tortuoso. Ciò ci offre però il modo di vedere anche quei villaggi e quei paesini che non hanno attrattiva turistico/storica. Si tratta di contesti urbani che ci impressionano per l’omologazione dello stile e la monotonia degli edifici (tendenti al marrone come tinta predominante) con scarsissima presenza umana nelle strade e nelle piazze (forse perché è agosto?). Scopriamo che in ogni posto in cui ci sia una gelateria possiamo trovare dei connazionali (è una garanzia per il turista italiano che, come noi, non proferisce parola in tedesco).

 

Rientro nella ridente Dinkelsbühl alla sera, dove ci aspetta alle 21 l’immancabile incontro con il “guardiano notturno” che annuncia l’arrivo della notte con il suo corno, girando per le locande e gli alberghi della città seguito da un corteo di curiosi e di villeggianti come noi che ha così anche il modo di apprezzare la bontà del vino locale della Franconia (non solo birra quindi) che viene offerto ad ogni “stazione”.

 

24, 25 agosto - Castelli di Ludwig

 

24 agosto: partenza per Füssen (tappa terminale della Romantische Strasse). Viaggio scorrevole con tempo a favore. Sosta a Landsberg am Lech. Si tratta di un centro molto ameno, meriterebbe una visita più tranquilla; ha una bella piazza ed una gradevole passeggiata pedonale sia in centro che lungo le rive del Lech.

 

In serata arrivo a destinazione in piena tempesta (grandina e tira vento). A Füssen ci affidiamo all’ufficio informazioni locale per rintracciare un alloggio. Scegliamo qualcosa a basso costo, ma centrale (come sempre): anche in questo caso la sistemazione è alquanto essenziale: “Gasthof Krone”, una vecchia locanda dalle scale di legno scricchiolanti e dai sifoni gorgoglianti, senza bagno in camera, ma con un ristorante in stile medioevale (servitori in costume, armature ed altri gadgets).

 

25 agosto - Visita ai vicini castelli di Ludwig, Hohenschwangau e Neuschwanstein. Visite molto appaganti, nonostante il tempo di visita contato con l’accompagnamento di una guida preregistrata. Accorgimento molto astuto per accelerate i tempi e far circolare più turisti possibili in un arco di tempo prestabilito – l’efficienza organizzativa teutonica colpisce ancora! Ancora una volta abbiamo sentito la mancanza di Davide.

 

Nel pomeriggio visita al terzo castello di Ludwig, quello completato, di Linderhof. Rappresenta veramente l’apoteosi della fantasiosità del visionario re. Restiamo incantati della bellezza (un po’ sfarzosa, ma spettacolare) dell’opera architettonica e dei suoi giardini, trascorrendo una buona parte della giornata fra palazzo, parco e padiglioni del castello.

 

Nel ritorno sosta a Oberammengau con le belle case dipinte (molto graziosa inoltre la chiesa della città), e alla Wieskirche (il Cristo flagellato).

 

26 agosto - Si torna a casa

 

La giornata del 26, come previsto, è riservata al tragitto di rientro. Percorriamo il Brennero (non è stata una scelta indovinata per l’eccessivo e lento traffico fino a Rovereto). Dovendo rifarlo sarebbe meglio ripercorrere le autostrade austriache.

 

Commento finale: vacanza molto appagante, intensa, ma pienamente soddisfacente. Il costo complessivo è stato un po’ superiore alle previsioni, ma valeva comunque la pena. Restano da vedere un sacco di cose, sia a Monaco che in alcuni centri della Romantische Strasse che abbiano necessariamente saltato, e ciò è da stimolo per un ritorno.

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