In vacanza lungo la Strada Romantica


Diario di viaggio di Giuseppe Solazzo - 2° Parte


 

15 giugno

 

Come sempre la sveglia è sempre presto, stamattina alle 6.30. A fare colazione ci arriviamo alle 7.30, in questo gästehaus visto il prezzo pagato temevo una colazione scarsa o di cattiva qualità invece l’abbondanza è straordinaria e come qualità non vorrei esagerare ma forse è migliore che altrove. Lasciamo l’albergo che sono le 8.05, la prossima tappa è il piccolo centro di Feuchtwangen che vanta un bellissimo centro storico. Dopo 20 minuti di strada raggiungiamo la cittadina, subito questa cittadina si distingue dalle altre perché particolarmente tranquilla, la Marktplatz è bellissima con la sua fontana e anche il duomo non scherza con le sue vetrate bellissime che danno un aspetto e una luce stupenda alla chiesa. Il paese è piccolo e dunque non ha altro da mostrare, dunque partiamo subito alla volta di Dinkelsbühl.

 

Dinkelsbühl è invece un paese più grande di cui ho già la piantina grazie all’associazione turistica che provvide ad inviarla per posta. Parcheggiamo la macchina in un parcheggio a pagamento vicino a una delle torri del centro. Lasciata la macchina iniziamo la nostra passeggiata, la prima cosa che vediamo è la Wörnitz Tor, che è la torre più antica della città, nella parte bassa di questa torre ci sono due stemmi, il primo è quello della città mentre il secondo è lo stemma imperiale. Attraversata la torre si giunge nella Altrathausplatz che in italiano significa "Piazza del Vecchio Municipio". Su questa piazza come dice la stessa parola si affaccia il vecchio municipio, purtroppo non è possibile visitarlo dall’interno ma comunque mi accontento dell’esterno, a poche decine di metri si sbuca nella Marktplatz, in questo paese la piazza è molto piccola ma è comunque bella grazie al Monastero di San Giorgio che si affaccia su di essa. Il Monastero è una gran bella chiesa anche ben decorata che oltre ad un altare centrale ha degli altari laterali tutti costruiti con materiali di prestigio, il monastero offre anche la possibilità di salire sulla torre, io non desisto. Salire sulle torri non è mai un gioco ma anche qui una volta giunti su la visuale è fantastica, si vede benissimo tutto il centro storico e gran parte delle mura medievali con torri. Scesi dalla torre del monastero seguiamo la Martin-Luther Straße fino ad arrivare alla Rothenburger Tor, in questa torre ci sono due camere tutt’ora visitabili, una utilizzata come prigione e l’altra utilizzata per le torture, io però sono fuori orario e la torre è chiusa. A questo punto imbocchiamo la Obere Schmiedgasse fino ad arrivare alla Faulturm con annessa casa del custode, anche questa parte della cinta muraria la visitiamo solo esternamente. Giusto di fronte all’ingresso della Faulturm troviamo la Kornhaus, l’antico granaio cittadino, è stupefacente come la casa sia ancora ben conservata nonostante il tempo.

 

Scendendo la Bauhofstraße si giunge davanti al nuovo municipio, una struttura molto carina che però non è una grande attrattiva, poi si svolta a destra e seguendo la Segringer straße si arriva alla cappella dei Re magi (Dreikönigskapelle), di fronte poi c’è la Segringer Tor, la più nuova delle torri, ricostruita da un architetto italiano nel 1655 in seguito ad un crollo. Percorrendo la Föhrenberggasse si giunge al Castello dell’ordine teutonico, il palazzo ospita la finanza e dunque non è visitabile ma per fortuna al terzo piano è rimasta conservata a visitabile la bellissima cappella in stile rococò molto bella grazie a delle stuccature raffinate. Ultima attrattiva che questa cittadina offre è l'antica chiesa dei carmelitani, oggi una chiesa protestante. Entrando si capisce immediatamente che si tratta di chiesa protestante dato che al posto dei banchi tradizionali ci sono delle semplici sedie e al posto di sfarzosi affreschi e lussuosi altari c’è un muro pittato con un semplice bianco e un tavolo in marmo bianco. Alle 11.00 torniamo alla macchina e ci dirigiamo subito verso il paese di Nördlingen.

 

Lungo il tragitto incontriamo di nuovo la sfortuna, la strada che passa per Wallerstein arrivando a Nördlingen è chiusa per lavori e così ci fanno girare da un piccolo paese chiamato Baldern, questa deviazione ci fa perdere molto tempo e a Nördlingen arriviamo che sono le 12.00. L’abitato di Nördlingen si distingue subito per una caratteristica, è perfettamente rotondo e ha tutta la cinta muraria intatta, appena entrati nel paese parcheggiamo l’auto e partiamo alla scoperta del paese. Qui merita una visita la Marktplatz, grande piazza centrale del paese. Molto caratteristico è il municipio che dal retro sembra addirittura una chiesa a causa di una torre che lo contraddistingue, a poca distanza dal municipio c’è la Tanzhaus, una casa bellissima bianca con graticci rossi che la rendono uno spettacolo, a me ha ricordato la Marienkapelle di Würzburg; sempre sulla stessa piazza infine c’è la chiesa di San Giorgio, internamente è bellissima e anche questa ha delle vetrate molto ricche e colorate che creano all’interno effetti di luce molto particolari, ma come decorazioni direi che è piuttosto semplice, questa chiesa offre anche la possibilità di salire sul “Daniel” che è il campanile gotico della chiesa, è alto 90 metri e regala a chi ci sale su una visione stupenda della città e dei dintorni. Saliamo io e mio figlio, mia moglie e mia figlia non se la sentono vista la lunghissima scalinata, noi due sopra arriviamo sfiniti ma poi godiamo di una visuale stupenda, si vede il paese perfettamente rotondo e tutto il verde che circonda il paese, e a proposito dei paesaggi rurali della zona stavo dimenticando di dirvi che già stanno cambiando e che ora i paesaggi verdissimi ricchi di fiumi, laghi e corsi d’acqua d’ogni tipo stanno lasciando posto a zone si ricche d’acqua ma meno verdi delle precedenti. Scendiamo dalla torre e ci dirigiamo sul retro della chiesa per ammirare una bellissima fontana, la Kriegerbrunnen, scattiamo qualche foto e torniamo alla macchina.

 

Si parte ora alla volta di Donauwörth. Arriviamo nella cittadina alle 13.15 e la fame già si fa sentire, prima però parcheggiamo la macchina in un parcheggio libero sulla Bäckerstraße e attraverso la Pflegstraße arriviamo alla Fuggerhaus, un palazzo bellissimo in cui anticamente vissero i nobili della zona. Di qui inizia la via principale del paese, la Reichsstraße, lungo questa strada si trova la chiesa della Nostra Signora che però è chiusa a causa dell’orario, dall’esterno però si intuisce che è una grande chiesa probabilmente ricca di decorazioni internamente. Su questa strada troviamo un caffè che però vende anche panini: cosa c’è di meglio di un panino con wurstel e un boccale di birra? Nulla e così io faccio questo pranzo, il resto della famiglia invece pranza con torta e caffè. Proseguendo lungo la strada si giunge al municipio, la struttura è bellissima e tutti i fiori che adornano la finestra la rendono ancora più bella, davvero uno spettacolo anche qui scatto un po’ di foto. Dopodiché torniamo alla macchina e ripartiamo, la prossima destinazione è una città, si tratta di Augsburg, in Italia nota come Augusta.

 

La città è grande e a testimonianza di ciò c’è traffico, già 6 km prima della città ci ritroviamo in delle code di camion e auto che entrano nell’abitato, giunti poi ad Augsburg vediamo subito le strade a 3-4 corsie tipiche delle grandi città. Per quanto sia grande Augusta non offre molto ai turisti, infatti oltre alla Rathausplatz e dintorni più duomo non c’è nulla. Noi parcheggiamo la macchina in un parcheggio custodito e iniziamo subito il nostro giro a piedi, entriamo nella parte antica della città e anche qui ci sono delle bellissime case caratteristiche, in pochi minuti siamo sulla Maximilianstraße, la strada principale della città ricchissima di esercizi commerciali e piena zeppa di gente, da questa strada si accede subito alla grande Rathausplatz, come suggerisce il nome su questa piazza si affaccia il grandissimo palazzo del municipio, un palazzo bianco con decorazioni color grigio, accanto al municipio c’è la chiesa di Sankt Peter, una chiesa piccola internamente ma dal campanile così maestoso che si vede da lunga distanza distinguendosi tra le case della città. Molto interessante ad Augsburg è la piazza che è pavimentata con dei disegni molto carini. Proseguendo la strada che parte dalla piazza dopo un po’ si giunge al Duomo: è grandissimo e lo si capisce già dall’esterno.

 

E’ aperto, entriamo e vediamo un duomo bellissimo, oltre all’altare centrale ha molti altari laterali tutti decorati con materiali molto preziosi, inoltre in ogni altare ci sono arredi sacri che secondo la guida sono stati bagnati nell’oro e che dunque hanno grande valore. La chiesa ha anche una cripta nella quale si trova il battistero. Terminata la “passeggiata” interna del duomo lasciamo la chiesa e torniamo verso la piazza per andare verso il parcheggio, arriviamo alla macchina che sono ormai le 17.30. Visitare altre cose per oggi è impossibile ma per fermarsi forse è ancora presto e poi dormire in città si sa, costa sempre di più e allora decidiamo di raggiungere la tappa successiva della Via Romantica senza però visitarla: partiamo così alla volta di Landsberg am Lech. Giungiamo lì che sono ormai le 18.15 a causa di un traffico molto sostenuto e cerchiamo subito un hotel. Siamo fortunati, lo troviamo davvero presto. Lasciamo le valigie e poi spinti dalla fame cerchiamo un ristorante, ne troviamo uno che vi consiglio davvero col cuore in mano. Si tratta del "Gasthof - Restaurant Zum Mohren" che si trova nella Hauptplatz 148. In questo ristorante lavora una cameriera italiana, il proprietario ci fa servire da lei, io gli chiedo qual è il piatto tipico della zona, lei ci risponde e ci porta 4 porzioni, credetemi ho mangiato una carne che mai e dico mai avevo mangiato prima, il piatto in tedesco si chiama “Schulter protestantisch” ed è in pratica arrosto di maiale con contorno di patata e insalata con sottaceti, poi prendo l’immancabile boccale di birra e la cena è perfetta, inoltre il prezzo è bassissimo, segnatevi questo ristorante e se vi trovate da quelle parti andarci è d’obbligo. Dopo l’abbondante cena non ci resta che dormire, anche domani sarà una giornata in cui dovremo vedere tanto.

 

16 giugno

 

Ci svegliamo che sono le 6.45. Oggi è un giorno speciale: grazie al sito TuttoBaviera ho l’indirizzo di un mio idolo di sempre, l'ispettore Derrick. Abita in un paesino a sud di Monaco che da Landsberg si raggiunge con una comoda autostrada. Alle 7.45 siamo nella sala della colazione, anche qui l’abbondanza regna, c’è davvero di tutto, più che colazioni quelle di questi giorni sono stati dei pranzi oserei dire. Alle 8.20 usciamo dall’hotel, prima di partire per la casa di Derrick dobbiamo visitare il centro di Landsberg, vicinissima all’albergo c’è la “Bayertor”, la torre in stile gotico più rimarchevole dell’intera Germania, è bellissima perché bianca e decorata con mille motivi. Entrando da questa torre dopo aver percorso una bellissima e caratteristica via si giunge nella Hauptplatz: molto bella è la fontana così come la torre che proietta un’enorme ombra sulla piazza. Non distante dalla piazza c’è il fiume Lech, una foto sul Lech è impossibile non scattarla e da qui la città ha tutto un altro aspetto. Torniamo alla macchina e alle 9.00 lasciamo Landsberg, un paese che a tutta la famiglia è piaciuto moltissimo tanto che lasciandolo sapete cosa dissi? “Sarebbe un sogno se ci trasferissimo qui”.

 

Proposte future a parte, il momento è arrivato, prendiamo l’autostrada e nel giro di 45 minuti siamo a Gräfelfing. Il paese è davvero molto tranquillo e immerso nel verde di decine di ville lussuosissime, subito mi attivo chiedendo alla gente per strada di indicarmi la strada in questione, a quanto pare non è molto facile da raggiungere visto che metto tutti in difficoltà, sono ormai le 10.10 e non si trova l’indirizzo, per fortuna trovo una gentilissima signora particolarmente brava ad indicarmi la strada, seguo i suoi consigli ed eccomi lì, leggo sul cartello la strada è proprio quella. Parcheggio la macchina e iniziamo a camminare, 1, 3, 5, …., i numeri civici scorrono, 21. E’ questa, dall’aspetto esterno sembra non ci sia nessuno, provo a suonare, immediatamente sia a me che al resto della famiglia comincia a battere forte il cuore. Ci risponde una signora: “Si?”. Io rispondo in inglese: “Siamo una famiglia italiana e arriviamo da un paese nei dintorni di Bari per conoscere Horst Tappert, abita qui?”. Dopo un paio di secondi risponde “Si, aspetti un minuto”. A quel punto sento che si chiude il citofono, ma dopo circa mezzo minuto si apre la porta, per prima esce lei, la signora, e poi incredibile ma vero è lui: HORST TAPPERT, è invecchiato ma fra mille persone lo avrei subito riconosciuto perché comunque l’aspetto fisico è sempre lo stesso. Tutt’un tratto con voce molto ferma dice un chiaro “Buongiorno, italiani?”. Io dico “We come from Bari, in the south of Italy” e lui risponde con un sorriso. La signora poi ci chiede se vogliamo delle foto, io dico di si e così prende dalla casa delle cartoline e Derrick mantenendosi comunque lontano da noi (lui resta vicino la porta mentre noi siamo al cancello) ci mette su degli autografi, poi fa un cenno con la mano e rientra mentre la signora ci consegna le foto, gli chiedo se si può fare una foto insieme a Tappert ma ci dice che non è possibile perché non è in buone condizioni, la cosa ci spiace ma quelle foto autografate tra le mani per me hanno un valore davvero inestimabile.

 

Dopo che ci siamo ripresi dallo “shock Derrick” ripartiamo, la prossima tappa del nostro viaggio è Schongau, un incantevole paesino della parte meridionale della Romantische Straße. Lungo la strada vi segnalo un importante cambiamento, davanti a noi cominciano ad intravedersi delle montagne e nei terreni circostanti si nota un netto aumento di animali al pascolo, si capisce benissimo che ci stiamo avvicinando sempre più alle Alpi. Giungiamo a Schongau, anche in questo paese l’intero centro è percorribile in macchina e così la parcheggiamo proprio nella piazza centrale, i punti d’interesse nella cittadina non sono tantissimi, da vedere sono la Ballenhaus, una bellissima costruzione simile al municipio di Bad Mergentheim sia per struttura che per posizionamento nella piazza e una fontana sempre nella piazza, inoltre c’è la chiesa che però è stranamente chiusa pur essendo un orario in cui di solito sono aperte. A 10 minuti di strada da Schongau si trova il centro di Peiting, molto piccolo e proprio per questo bello e accattivante, da vedere sono la chiesa principale sulla Hauptplatz, caratteristica grazie ai suoi interni tutti bianchi che fanno risplendere la luce che entra attraverso le vetrate, e la Kapelle, una chiesa che si trova sulla Bahnofstraße e che è estremamente bella per la ricchezza delle sue decorazioni. Annesso alla chiesa c’è il cimitero cittadino.

 

Lasciamo il piccolo paese di Peiting per dirigerci verso i paesi e i castelli più famosi e visitati della Romatische Straße, i paesi sono Schwangau e Füssen e i castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangau. Seguendo le indicazioni per Schwangau 3-4 km. prima di arrivare al paese troviamo un bivio, svoltando si va verso i due castelli, noi imbocchiamo questa strada e alle 13.00 siamo nei parcheggi dei castelli. La folla di turisti è pazzesca, vado subito a fare il biglietto, faccio un biglietto familiare cumulativo con i due castelli... una bella cifra, speriamo solo che i castelli non deludano. Dato il grande afflusso di turisti, per evitare calca nelle stanze, fanno entrare nei castelli a piccoli gruppi regolamentati da dei numeri che scattano ogni 5 minuti e che vengono comunicati tramite dei tabelloni elettronici. Io faccio i ticket alle 13.15, il mio gruppo di Hohenschwangau parte alle 13.50, quello di Neuschwanstein parte addirittura alle 15.55. Nel frattempo approfittiamo per comprare da un bar una coppa di gelato. Giunte le 13.50 entriamo. Anche qui al posto delle guide distribuiscono delle audio-guide programmabili con la propria lingua, il castello è di una bellezza unica. Tutte le sale sono lussuosissime e contengono oggetti che erano in pratica dei regali tra nobili costruiti con i materiali più preziosi, oro, argento, bronzo, avorio e altro ancora, stupenda è la sala da pranzo dove oltre ad un lussuosissimo tavolo in legno di quercia troviamo anche degli oggetti tutti calati in oro. Il castello è lussuosissimo ma non interamente visitabile, infatti il tour dura appena 30 minuti, ma sono stati 30 minuti in cui ho capito a che standard di vita erano abituati i membri della famiglia reale bavarese che abitavano in queste dimore. Finita la visita di questo castello la curiosità di vedere Neuschwanstein è fortissima, io presumo che sia ancora più bello e sfarzoso dato che è anche il castello simbolo della Disney.

 

Per raggiungere Neuschwanstein ci sono due alternative, o prendere un bus che collega i parcheggi al castello o farsi una bella passeggiata di 30 minuti fra i boschi. Io avrei anche voluto far la passeggiata ma ho pensato alla stanchezza che potrebbe sopraggiungere e dunque ho scelto l’autobus. Saliamo su e giungiamo all’ingresso del castello che sono le 15.20. Anche qui la quantità di turisti che c’è è paurosa e sono soprattutto turisti giapponesi. Arrivano le 15.55, è il nostro turno, entriamo nel castello e subito ci forniscono un audio-guida, inizia il tour, già la scalinata è stupenda, appena giungiamo sopra poi cominciamo a vedere sale riccamente decorate con motivi ornamentali in oro e pietre, proseguendo lungo dei corridoi si giunge poi a quella che è la sala più sfarzosa del castello, secondo me la sala più bella del mondo: la sala del trono. Un primo sguardo lo dedichiamo al pavimento che è un mosaico bellissimo ricoperto da un telo di plastica trasparente per evitare che si rovini, l’aspetto che si ha è impressionante, sembra che sia tutto in oro al 100%. Inoltre ricchissime sono anche le decorazioni sulle colonne arricchite anche da pietre preziose, infine la sala è spettacolare grazie ad un soffitto tutto affrescato con scene varie della vita dell’epoca. Nell’audio guida ci viene spiegato che in questa sala l’illuminazione era garantita da candele non appese al soffitto la poggiate su dei candelieri ad un altezza di 1,80 m. e questo creava degli effetti di luce molto speciali. Anche la visita di Neuschwanstein termina qui, è durata solo 45 minuti ma viste le dimensioni del castello credevo in un tour molto più lungo. Per uscire dal castello scendiamo una scalinata che veniva usata dalla servitù e la differenza con la scalinata dei signori (quella da cui siamo saliti) è schiacciante, questa è stretta e se non si presta attenzione cadere non è affatto difficile. Usciamo dal castello che sono le 16.50. Torniamo alla fermata dell’autobus e dopo un’attesa di circa 5 minuti prendiamo il pullman e alle 17.05 siamo di nuovo giù.

 

La fame si fa sentire ancora e torniamo nel bar di stamattina, questa volta non prendiamo il gelato ma 4 pezzi di torta al cioccolato con un bel caffè. Alle 17.25 prendiamo la macchina e ci apprestiamo a visitare i centri degli ultimi due paesi della Romantische Straße. Arriviamo alla vicina Schwangau, questo paese non ha molto da offrire se non le tipiche case alpine (con parte superiore in legno) e un paesaggio stupendo di montagne, molto bello questo paese anche per il fatto che la natura è parte integrante della vita qui: pensate che ci sono delle stalle in pieno centro, che bello! Ci dirigiamo a Füssen, giungiamo al paese che sono le 18.00. Questo, lo dico subito, è un paesino meraviglioso. Il centro storico è estremamente caratteristico e pieno zeppo di locali, soprattutto italiani che vendono pizze e gelati nonché spaghetti. Passeggiando per la vie si arriva rapidamente alle due attrattive principali del paese: la Basilica di San Magno e il Castello. Il Castello è chiuso a causa dell’orario, sono infatti le 18.10 e il castello chiude alle 16.00. La basilica invece è aperta e una cosa molto caratteristica è l’entrata, posto a fianco dell’altare maggiore e non come di solito accade, ossia in fondo alla navata. Appena si entra si viene quasi catturati dalle decorazioni bellissime, più che una chiesa sembra un castello, l’altare è bellissimo ed è illuminato attraverso una finestrella che fa arrivare il suo raggio di luce proprio al centro di esso; nella cripta si trova il battistero e una piccola cappella interamente decorata con stucchi e motivi in oro. Nel periodo natalizio in una nicchia laterale viene allestito anche un grosso presepe, a testimoniarlo sono delle foto esposte all’interno della basilica. Insomma una chiesa fantastica. La lasciamo e ripercorrendo le stradine di questo centro che tanto mi è piaciuto dal primo momento torniamo in macchina. Le attrattive da visitare sono finite e non è certo una cosa che fa piacere. Ormai è tempo di pianificare la strada per il ritorno a casa. Per dormire questa notte scegliamo un gasthof della vicina Austria, precisamente pernottiamo a Weißenbach nel Tirol.

 

17 giugno

 

Da dire di questo giorno c’è poco, dal nostro albergo partiamo per Innsbruck da dove prendiamo l’autostrada che passa per il Brennero e la seguiamo fino a quando confluisce nella nostra A1, giunti a Bologna ridiscendiamo al A14 e al casello di Bari sud usciamo: a 34 km c’è casa.

 

Conclusioni

 

Un viaggio bellissimo, io in Germania ho visitato parecchie zone: Monaco, Colonia e Francoforte e ora avevo scelto di vedere la Romantische Straße ed è stato tutto molto bello, l’incontro con Derrick è stato qualcosa di veramente eccitante, anche se non ho potuto toccarlo ma il solo fatto di averlo visto per 2-3 minuti è stata una cosa incredibilmente bella.

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