Ancora una volta in Baviera


Diario di viaggio di Luca B.


 

Dopo che per la prima volta ho passato l'estate a Monaco per un soggiorno di studio ed ho poi ripetuto l'esperienza l'anno successivo - senza invero grandi risultati, il mio tedesco non è tuttora troppo buono - è però nato un amore vero.

 

La mia passione principale era stata sino ad allora la Mitteleuropa (Kafka, Roth, Musil, il nostro Magris ed il suo Danubio) e quindi l'Austria felix, che tuttora ovviamente non rinnego e ritengo anzi la mia "base culturale"... tuttavia Monaco ed i suoi dintorni hanno fatto breccia.

 

Direi che la principale differenza sta tutta in questo: se si soffre l'attuale modernità globalizzata e alienante la Mitteleuropa è la via del rimpianto, che trafigge con il dolore del ricordo di un mondo percepito come migliore proprio perchè non c'è più e per la malinconica gloria del suo tramonto; Monaco e la Baviera invece sono la risposta intelligente ad una modernità forse possibile.

 

I servizi pubblici straordinariamente efficaci, l'ordine quasi senza traffico pur nell'allegra concitazione di una grande metropoli, l'offerta culturale varia ed articolatissima - dalla scienza e tecnica al cavaliere azzurro, dalle birrerie ai teatri - ne fanno un modello cui si guarda perfino con un po' di rabbia, pensando per esempio a come potrebbe essere Milano (se gli italiani fossero tedeschi?).

 

Infine due suggerimenti diversi dall'ultimo recentissimo viaggio - ormai mi sono specializzato nell'accompagnare amici e colleghi ad ogni occasione in Baviera quasi come guida turistica "professionale", pur di avere l'occasione di rivedere la mia "amata immortale".

 

Dopo i castelli di Ludwig - e non criticate sempre quel povero re ragazzo, forse era peggio di quel che se ne racconta, forse i castelli sono un po' sopravvalutati, ma in fondo era solo un'anima in cerca di pace - andate anche voi a cercare un po' di pace a Steingaden sulla strada ormai per Monaco, alla Wieskirche. Il solo luogo dove la semplicità dell'esterno renda immensamente bello anche il più carico interno barocco della Baviera ma soprattutto il luogo dove la pietà popolare - fate il giro dell'altare per vedere gli ex-voto - spiega meglio di ogni altra cosa le radici cristiane d'Europa.

 

A Monaco poi dalla Odeonsplatz entrate nei giardini della Residenz, gli Hofgarten, attraversate il tempietto centrale puntando verso gli Englischer Garten, come in diagonale e andate a vedere una semplice pietra scura che ricorda con poche parole coloro che seppero dire di no in un momento terribile, tra cui gli eroici ragazzi cristiani della Rosa Bianca che si opposero disarmati e con la sola forza dei loro volantini distribuiti nelle università e parrocchie alla follia delle persecuzioni e della guerra.

 

Il testo ci ricorda i diritti/doveri di tutti coloro che vogliono restare liberi cittadini di uno Stato di diritto e così conclude:

 

Das sind die Grundlagen des neuen Europa

(Queste sono le basi di una nuova Europa)

 

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