Centro di documentazione sul Nazismo

Il Centro di documentazione sul Nazismo di Monaco è stato inaugurato il 30 aprile 2015 - 70.mo anniversario della liberazione della città - nella Brienner Straße 34 quasi all'angolo con la Arcisstraße. Esattamente al posto della Braunes Haus, già Palais Barlow, una villa ottocentesca comprata dai nazisti nel 1930 per ospitare la nuova sede del partito, nato proprio a Monaco nel 1919 come Partito Tedesco dei Lavoratori e dal 1920 rinominato in Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP). La precedente sede nello stabile in Schellingstraße 50 (edificio esistente) era diventata troppo piccola e modesta. La Braunes Haus (Casa Marrone, dal colore delle divise) è stata distrutta dai bombardamenti americani.

Sono invece sopravvissuti gli edifici gemelli all'angolo tra la Arcisstraße e la Brienner Straße, realizzati tra il 1933 e il 1937 per ospitare gli uffici amministrativi del partito - oggi Museo dei calchi delle sculture antiche (ingresso libero) - e le sale di rappresentanza nonché l'ufficio di Hitler (v. foto sotto) nel cosiddetto Führerbau, oggi Conservatorio.

 

Nel 1938 qui si svolse la Conferenza di Monaco fra i capi di governo di Regno Unito, Francia, Germania e Italia. L'oggetto della conferenza fu la discussione delle rivendicazioni della Germania sulla porzione di territorio cecoslovacco abitato dai Sudeti (popolazione di etnia tedesca) e si concluse con l'accordo di Monaco, che portò all'annessione di vasti territori della Cecoslovacchia da parte dello stato tedesco e alla promessa di Hitler di non rivendicare altri territori. L'anno seguente scoppiò la seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia.

 

Di fianco a questi edifici si trovavano i due templi votivi con le bare dei 16 nazisti morti nel Putsch di Monaco (1923), il fallito colpo di Stato ma anche il primo, eclatante atto dell'ormai sempre più potente e radicato partito nazionalsocialista. Oggi rimangono solo i basamenti, i templi sono stati distrutti dagli americani.

A pochi passi si apre l'elegante Königsplatz, fatta costruire da Re Ludwig I (1786-1868) nella prima metà dell'Ottocento. La piazza rientra nel grande progetto urbanistico che il sovrano attuò per trasformare la capitale della Baviera in una "Atene dell'Isar" e ospita tre edifici: la copia dei Propilei, la Gliptoteca e la Collezione antica, due importanti collezioni di arte greca, romana ed etrusca.

 

La Königsplatz venne usata molte volte per le sfilate del partito e per altri eventi istituzionali. Hitler fece rimuovere il prato verde per collocare una pavimentazione di granito bianco, rimasta fino al 1988 quando il Comune ha riportato la piazza al suo stile originario. Una passeggiata a piedi nell'area circostante permette di visitare un museo a cielo aperto che fino al 1945 era il cuore del partito nazionalsocialista, nato in una Monaco tanto amata dal Führer da essere insignita nel 1935 del titolo di "Capitale del movimento".

Campo di concentramento di Dachau

 

Nel paese di Dachau, già residenza estiva di corte alle porte di Monaco, venne aperto il 22 marzo 1933 il primo campo di concentramento del regime nazista. Oltre 200.000 detenuti transitati e circa 30.000 morti. Visita consigliata per approfondire una delle pagine più drammatiche della storia del Novecento. »

Per altri approfondimenti si consiglia la visita alla St. Jakobs Platz, dove si trovano il Museo Civico con una interessante mostra permanente sul "Nazismo a Monaco" e il Museo Ebraico, e all'Università (Geschwister-Scholl-Platz 1) che ha visto la nascita nel 1942 della Rosa Bianca, il movimento di resistenza pacifica che viene ricordato con un monumento e una esposizione nell'atrio centrale.

Informazioni

NS-Dokumentationszentrum

Brienner Straße 34

80333 München

www.ns-dokuzentrum-muenchen.de

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